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Atlante del Buon Consiglio
Pubblicato da Atlante in fede religione cultura · Sabato 04 Gen 2025 ·  7:00
Tags: Scintilledipaceatlantebuonconsiglio

4 gennaio 2025 sabato

Mc 9.2-10 (Traduzione interconfessionale in lingua corrente)
Sei giorni dopo Gesù prese con sé tre discepoli, Pietro, Giacomo e Giovanni, e li portò su un alto monte, in un luogo dove non c'era nessuno. Là, di fronte a loro, Gesù cambiò d'aspetto: i suoi abiti diventarono splendenti e bianchissimi. Nessuno a questo mondo avrebbe mai potuto farli diventar così bianchi a forza di lavarli. Poi i discepoli videro anche il profeta Elia e Mosè: stavano accanto a Gesù e parlavano con lui. Allora Pietro cominciò a parlare e disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui! Prepareremo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia”. Parlava così, perché non sapeva che cosa dire. Infatti erano spaventati. Poi apparve una nuvola che li avvolse con la sua ombra, e dalla nuvola si fece sentire una voce: “Questo è il Figlio mio, che io amo. Ascoltatelo!”. I discepoli si guardarono subito attorno, ma non videro più nessuno: con loro c'era solo Gesù. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò di non raccontare a nessuno quel che avevano visto, prima che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. I discepoli ubbidirono a quest'ordine, ma discutevano tra loro che cosa Gesù volesse dire con le parole: “risorgere dai morti”.
Maria
           Questo avvenimento racchiude un mistero pieno di luce. Allora lo vide Pietro, Giacomo e Giovanni. Oggi lo contemplo anch’io insieme a tutti coloro che vivono, ormai eternamente, nella gloria del Regno di Dio.
            Il Signore non permise di farmi vedere Gesù, di farmelo incontrare così risplendente quando viveva con me. Allora quello che mi reggeva e mi estasiava nel contemplarlo era solo la fede. E la fede illuminava tutta la mia vita.
           Vivevo nel mistero di ciò che tante volte non capivo, ma che accettavo ugualmente, anche quando entrava nel mio cuore trafiggendolo come una spada.
           La tua vita è una ripetizione della mia. La gloria della divinità di Gesù che sfolgora sul suo volto resta un mistero finché vivi su questa terra. Solo la fede ti fa contemplare questa Trasfigurazione. Credi, credi anche senza vedere, anzi proprio perché non vedi hai il privilegio di poter credere.
Ripeti spesso che vuoi credere. E’ necessario esprimere spesso questo desiderio per aprirti alla fede che resta sempre un dono di Dio.
           Sì, è un dono la fede. Mi avvolse durante tutta la mia vita terrena ed oggi avvolge te.
           Non cercare Gesù nella gloria. Lo vedrai, lo contemplerai, lo godrai, ma ricorda che prima devi contemplarlo e seguirlo nella Passione. E’ un passaggio obbligato.
           Lo è stato anche per me. Non ti scoraggiare se si affaccia alla tua vita la sofferenza, anche quando diventa il tuo pane quotidiano. Alza gli occhi della fede e contempla la Trasfigurazione di Gesù che diventerà la tua trasfigurazione un domani.
           Ti aiuterò io, che ho ricevuto da Lui l’incarico di esserti Madre, Madre nella fede e perciò guida in questa valle di lacrime.
            Andiamo avanti insieme! Fidati di me! Chiudi gli occhi quando non capisci e lasciati condurre. Ti tengo per mano.
           Asciugo le tue lacrime. Senti la mia mano che ti accarezza, ti solleva, ti spinge sempre in avanti.
           Dietro la nebbia c’è il sole. Qualche sprazzo tra le nuvole a volte si fa vedere. Accontentati di quei pochi istanti per ascoltare e vivere con più coraggio la buona novella, annunciata da Gesù. Te la sussurrerò sommessamente giorno per giorno. Ascoltando me, ascolti Gesù.
Pietro, Giacomo e Giovanni non compresero cosa Gesù volesse dire "risorto dai morti", ma ubbidirono ugualmente e non raccontarono a nessuno quell'incontro, quella estasi, fino al primo giorno della settimana, dopo la sua morte.
Quando Pietro e Giovanni tornarono dal sepolcro affermando di avere visto il sudario e le bende, che avvolgevano il corpo, al loro posto, senza il corpo di Gesù e cercarono di convincere gli altri che doveva proprio essere risorto, fu allora che lo stesso Pietro comunicò a tutti il ricordo di quella Trasfigurazione, confermato, oltre che da Giovanni, anche da Giacomo.  Ecco ciò che significava quel “non direte nulla fino a che non sarò risorto dai morti”. Quella Trasfigurazione era legata alla sua risurrezione. Lo capirono solo allora. E nel loro cuore non c’erano più dubbi: Gesù era risorto! Giovanni aveva assistito insieme a me alla  sepoltura di Gesù, aveva visto il corpo come era stato deposto nel sepolcro. Ora tutto acquistava una nuova luce.
Gli altri ascoltavano un po' perplessi, un po' sbigottiti. Un gran silenzio le avvolgeva. Non ci furono domande, ognuno guardava lontano, immaginava quella gloria, quello splendore che solo pochi allora avevano potuto ammirare.
Pietro disse che "una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra". Anche a me, il giorno dell’annuncio del concepimento di Gesù, fu detto che la potenza dell'Altissimo, come una nube, mi avrebbe adombrata, mi avrebbe avvolta. La nube luminosa rappresentava lo Spirito Santo. Era sempre lo stesso Spirito che compiva quelle opere mirabili, anche se sempre misteriose.
Oggi, nella tua vita, sei avvolto dalla stessa nube, dallo stesso Spirito. La nube tante volte ti appare nera, perché la fede è oscura, è buio per l’intelletto. Non ti meravigliare. Deve essere così su questa terra. Non desiderare neppure di vedere di più, di scoprire la luminosità dei misteri che ti sono stati rivelati. Credi e basta. Fai un attori fede, magari a denti stretti, quando ti senti avvolto dal buio della prova, del dolore, del dubbio...  ma credi.
Una voce si udì. Una voce anche oggi deve suonare dentro di te. E’ l’ “Ascoltatelo!” che si ripete. Voglio ripeterla anch’io al tuo cuore. Ascolta Gesù, ascolta i suoi insegnamenti, ascolta la voce della tua coscienza che ti fa sentire ciò che devi fare per mettere in pratica la Buona Novella.
Ripeti: “Signore, che vuoi da me?”. Poi, crea silenzio dentro di te per poter sentire la risposta. C’è tanto chiasso intorno a te, ma anche dentro di te c’è confusione. Ci sono i pensieri, le preoccupazioni, gli affanni per l’oggi che vivi e per il domani, sempre più incerto. Ma sia l’oggi che il domani sono nelle mani di Dio.
Dovresti creare il vuoto interiore per dare posto al Signore che vuole parlarti e insieme alla sua parola vuole operare in te e per mezzo tuo. Forse è necessario che anche tu sali sul monte, che ti apparti dallo strepito del mondo. Devi salire in alto, per sentirti avvolto dalla nube luminosa. Fallo almeno con la mente e col cuore e, se riesci, crea nella tua vita, nella tua giornata, un punto più alto, un angolo di raccoglimento. Evita che ci sia sempre chiasso nella tua casa, nella tua famiglia. Fa tanto bene per tutti, piccoli e grandi, un po’ di silenzio.
Nel silenzio renditi docile a ciò che Gesù ti dirà. Ascolta la voce dello Spirito Santo. L’ascolto si trasformerà in abbandono. Lascia operare il Signore nella tua vita. Lascia che la guidi Lui la tua vita.
Se non senti nulla, apri il Vangelo - specialmente in questo tempo di Quaresima - e fa’ parlare la Parola. Bastano pochi secondi, poche righe. Pensa che te la sto presentando io. E mentre leggi, io sto invocando lo Spirito Santo per te. Contempla con gli occhi interiori la Luce e la Voce che ti stanno avvolgendo.
Pensa che quella dichiarazione del Padre sul Figlio da Lui amato, oggi lo stesso Padre la fa per te “amato dal Signore”, se ti disporrai a questa contemplazione.
Lasciati cullare da questo amore che è anche il mio.


 


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