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Atlante del Buon Consiglio
Pubblicato da Atlante in fede religione cultura · Domenica 05 Gen 2025 ·  2:00
Tags: Scintilledipaceatlantebuonconsiglio

5 gennaio 2025 domenica

Amate i vostri nemici... e siate perfetti.  
In una grande teofania il Signore sul monte Sinai, aveva scritto con il
suo dito il Decalogo, quelle Dieci Parole, con cui intendeva stabilire
un patto ed un'alleanza con Mosè e con il suo popolo. Molte false
interpretazioni e limitazioni erano succedute a quella rivelazione
divina al punto che lo stesso Cristo dirà, rimproverando scribi e
farisei, che le tradizioni degli uomini avevano preso il posto della
legge di Dio. L'amore al Signore e al prossimo, il primo dei
comandamenti, aveva subìto le più gravi mutilazioni. Per cui Gesù,
volendo correggere tanti errori e dare compimento alla legge, fino a
poterci parlare di perfezione, comincia col dire: "Avete inteso che fu
detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico:
amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate
figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i
malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli
ingiusti". Quindi per essere figli di Dio, nei fatti e non solo a
parole, dobbiamo assumere l'impegno di amare tutti e perfino i nostri
nemici. E la nostra preghiera, per essere autentica espressione di
amore, dovrà includere anche i nostri persecutori. La motivazione di
questo arduo impegno deriva dal fatto che Dio per primo estende il suo
amore a tutti indistintamente, prediligendo proprio gli ingiusti e i
peccatori: il sole splende su tutti e la pioggia non si trattiene dal
fecondare la terra dei cattivi. L'arte di amare, già difficile di per
sé, diventa davvero la prova del fuoco per il cristiano, quando la
persona da amare è un nemico o addirittura un persecutore. Ci affascina
l'esempio di Cristo, che morente sulla croce, grida il suo perdono ai
suoi crocifissori, ma non serve a spegnere il nostro orgoglio e a
mortificare la nostra logica, se la grazia di Dio non ci pervade
completamente. L'amore che Cristo ci propone è un apice ed una
perfezione, che possiamo attuare solo ed elusivamente con la forza
dell'intervento divino.


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