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Pubblicato da Atlante in fede religione cultura · Mercoledì 08 Gen 2025 · 2:00
Tags: Scintille, di, pace, atlante, buon, consiglio
Tags: Scintille, di, pace, atlante, buon, consiglio
8 gennaio 2025
mercoledì
L'osservanza
della penitenza vale come segno e volontà della conversione del cuore,
in
particolare nell'amore concreto che condivide con gli altri i propri beni.
Il
profondo rinnovamento del nostro spirito è tale se incide nelle nostre scelte
della vita.
Il Vangelo di oggi parla proprio del fatto che i discepoli di Gesù
non digiunano,
perché hanno compresso che c'è qualcosa, o meglio Qualcuno, che
vale più del digiuno e con il quale fare festa:
il Signore Gesù. Del resto,
quando Lui non sarà più visibilmente presente con loro,
essi dovranno
digiunare, cioè essere suoi testimoni fedeli nella sofferenza e nelle
persecuzioni.
Il nostro digiuno, ci suggerisce il vangelo, è in relazione con
la passione di Cristo.
Egli ci invita ad adorare Dio in spirito e verità.
Il
digiuno per un cristiano è l'occasione per testimoniare la forza dello spirito.
Non è credibile uno che parli di vita spirituale e poi si lascia
"giocare" dalla gola.
In un libro antichissimo, del secondo secolo,
intitolato "Didaché - La dottrina degli Apostoli",
si consiglia ai
cristiani di non digiunare negli stessi giorni in cui digiunano gli Ebrei, ma
il venerdì,
come ricordo della passione di Gesù. E' dunque un rapporto
personale con
Lui che ci ispira quando ci incamminiamo per una via di privazioni,
di mortificazione, di sforzi ascetici.
Ed evidentemente, se ci uniamo alla
passione di Gesù,
è molto difficile che possiamo inorgoglirci dalle nostre
mortificazioni.
La passione di Cristo non si realizza su un semplice sacrificio
rituale, ma su un atto di misericordia.
La sua passione è nello stesso tempo
obbedienza al Padre e gesto di estrema carità, solidarietà con tutti noi.
Nella
sua passione, Cristo scioglie le nostre catene di ingiustizia, di egoismo, di
superbia, di orgoglio...
Egli condivide il pane con l'affamato, con il
bisognoso. Attingiamo da Cristo vera carità,
e i nostri cuori si apriranno agli
altri; la nostra carità sarà davvero una buona Quaresima,
perché saremo attenti
più agli altri che a noi stessi, saremo più disponibili, più comprensivi, più
buoni...